'Ndrina Giglio
I Giglio sono una cosca malavitosa o 'ndrina della 'ndrangheta calabrese di Strongoli.
Sarebbero alleati dei Grande Aracri e dei Mannolo di Cutro, dei Farao-Marincola di Cirò e dei Levato.
Sono attivi nel traffico internazionale di droga, usura, traffico di armi, riciclaggio di denaro e sarebbero a capo del Locale di Strongoli.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Anni '80
[modifica | modifica wikitesto]Anni '90
[modifica | modifica wikitesto]Anni 2000 - Faida di Strongoli e l'arresto di Salvatore Giglio
[modifica | modifica wikitesto]Nell'anno 2000 esplode una faida a Strongoli, tra le 'ndrine dei Giglio e dei Valente prima alleate ora in contrasto per il traffico di droga, di armi e delle estorsioni[2][3][4].
Il 17 novembre 2001, viene arrestato Salvatore Giglio capo dell'omonima cosca di Strongoli, era ricercato da un anno. L'arresto è stato eseguito dalla Sezione Operativa Antiterrorismo e Pronto Impiego dei Baschi Verdi della Guardia di Finanza del Gruppo di Crotone. Grazie ad una capillare opera di controllo del territorio, l'aliquota AT.P.I., ha tratto in arresto il pericoloso latitante e tre fiancheggiatori.[5]
Anni 2010 - Operazione Stige
[modifica | modifica wikitesto]Il 9 gennaio 2018 si conclude l'operazione Stige porta all'arresto di 170 presunti affiliati o sodali dei Farao-Marincola e dei Giglio nel crotonese tra cui i presidenti dei consigli comunali di Cirò Marina, Strongoli, Mandatoriccio, Casabona e e San Giovanni in Fiore e del presidente della Provincia di Crotone, 13 arresti sono avvenuti in territorio tedesco in Assia e a Stoccarda[6][7][8][9]. In Germania imponevano i loro prodotti vinicoli e i semilavorati per la pizza mentre in Calabria gestivano il mercato ittico, il gioco d'azzardo legale delle slot machine, i distributori di bevande, i servizi di onoranze funebri e la gestione dell'accoglienza dei migranti[6][7][8][9]; un imprenditore alle dipendenze dei locali di Casabona e Cirò avrebbe anche ottenuto lavoro per lo smaltimento di rifiuti tossici proveniententi dall'Ilva di Taranto[10]. Sono stati sequestrati beni a Crotone, Cosenza, Catanzaro, Roma, Milano, Torino, Bologna, Modena, Parma, Cremona, Carrara, Chioggia, Lurago d'Erba e Robecco d'Oglio[10].
Anni 2020
[modifica | modifica wikitesto]Organizzazione
[modifica | modifica wikitesto]- Salvatore Giglio, presunto boss[5].
- Vincenzo Giglio, presunto boss[11].
- Enrico Miglio, presunto reggente della cosca[11].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Un fiume di droga dietro la carneficina - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 2 aprile 2022.
- ^ Calabria, faida a colpi di mitra muoiono tre boss e un passante - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 14 febbraio 2022.
- ^ Un fiume di droga dietro la carneficina, in repubblica.it, 27 febbraio 2000. URL consultato il 7 maggio 2018.
- ^ 26 Febbraio 2000 Strage di Strongoli (Crotone). Resta ucciso anche Ferdinando Chiarotti, pensionato di 73 anni, vittima innocente di una guerra tra clan., su vittimemafia.it, 26 febbraio 2000. URL consultato il 14 febbraio 2022.
- ^ a b 'NDRANGHETA: CROTONE, ARRESTATO SALVATORE GIGLIO, su www1.adnkronos.com. URL consultato il 2 aprile 2022.
- ^ a b Catanzaro, 170 arresti per 'ndrangheta tra Italia e Germania. Dieci amministratori locali in manette, in ilfattoquotidiano.it, 9 gennaio 2018. URL consultato il 9 gennaio 2018.
- ^ a b 'Ndrangheta: blitz dei Ros, 169 arresti, anche tre sindaci, in ansa.it, 9 gennaio 2018. URL consultato il 9 gennaio 2018.
- ^ a b 'Ndrangheta, maxi operazione tra Italia e Germania: due sindaci tra i 169 arrestati, in lastampa.it, 9 gennaio 2018. URL consultato il 9 gennaio 2018.
- ^ a b La 'ndrangheta che fa affari in Germania ma l'Europa non lo vuole sapere, in espresso.repubblica.it, 9 gennaio 2018. URL consultato il 9 gennaio 2018.
- ^ a b 'Ndrangheta, le mani dei boss sui rifiuti dell’Ilva: “Abbiamo preso lo smaltimento del limo. Ci sono dieci viaggi al giorno”, in ilfattoquotidiano.it, 11 gennaio 2018. URL consultato l'11 gennaio 2018.
- ^ a b Stige, oltre sei secoli di carcere per esponenti delle cosche e politici - Corriere della Calabria
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Nicola Gratteri, Antonio Nicaso, Fratelli di sangue, Cosenza, Luigi Pellegrini Editore, 2006, ISBN 88-8101-373-8.